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Bobo--asd.
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Kurter si dirigeva verso il limite della foresta mentre in alto nel cielo, al di sopra delle cime degli alberi, il sole cominciava a calare colorando tutto il cielo di quel classico tramonto tipico della zona. Portava con sé quella famosa teca di legno che non era riuscito ad aprire e il sacchetto con le orecchie di grod, oltre a tutti i "ferri del mestiere". Si era fasciato alla bell'e meglio con delle bende tutte le ferite, per avere un aspetto più o meno decoroso, nonostante gliene importasse poco e niente. C'erano parecchi insetti nella foresta che ronzavano intorno all'elfo particolarmente sudato per gli scontri e i danni subiti, ma non davano troppo fastidio a colui che nella foresta ci viveva da parecchio tempo. Quasi senza accorgersene, stava sputando parecchio, e non solo sangue, ma continuava ad avere un pessimo sapore che in bocca, che non sapeva come farsi passare. Avrebbe potuto dare un morso a quella patata che aveva raccolto, ma visto il luogo in cui l'aveva trovata e con le creature del tutto "poco igieniche" che ronzavano ci intorno, preferiva sopportare senza farci troppo caso.
Si toccò la spalla ancora dolorante dall'ultimo scontro con il capobanda: se l'era davvero vista brutta con quell'ultimo grod che non gli aveva lasciato scelta, costringendolo a tirare fuori il fumogeno per stenderlo. Mentre era immerso nei suoi pensieri, non si era nemmeno reso conto di essere appena uscito dalla foresta, finendo in quel sentiero dove qualcuno lo stavo osservando da lontano. La luce però si fece più intensa rispetto all'oscurità della foresta, nonostante fosse solo un debole chiarore e l'elfo alzò lo sguardo, notando quell'uomo seduto sul ceppo, quasi aspettando qualcuno. Quel qualcuno altro non era che lo stesso Kurter, che per sicurezza controllo di avere ancora quel sacchetto agganciato alla cintura; gli scappò un sorrisino, che da fuori poteva sembrare di piena soddisfazione, ma da dentro altro non era che l'avidità che si accendeva nel profondo... L'elfo non vedeva l'ora di ricevere le aure per il lavoro compiuto, oltre magari ad un extra per il capobanda.
Arrivò fin davanti al contadino senza parlare, tornando con lo sguardo serio, allungando semplicemente il sacchetto verso di lui.
Sono 10. 2 particolarmente difficili da prendere. Quanto mi da?
Il suo fu quasi un grugnito, con aria di diffidenza e arroganza, ma era abituato a non parlare con nessuno, non vedeva l'ora di tornarsene a casa e non voleva perdere troppo tempo.. -
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Bobo--asd.
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Il contadino reagì in modo del tutto inaspettato con l'elfo; quest'ultimo si aspettava di venir mandato via ed invece tra una cosa e l'altra si era ritrovato con un invito a cena. Inizialmente l'elfo era del tutto titubante: la sua risposta ad un primo impatto sarebbe stato un "no", come era nel suo carattere fare, ma cominciò a pensare a quello che aveva passato, alla strada che avrebbe dovuto fare per tornare a casa e alla cibo che lo aspettava. Insomma, non ci mise molto a capire che gli conveniva accettare l'invito e mettere sotto i denti qualcosa di decente, qualcosa che forse era meglio di ciò che trovava nella foresta. Il contadino era piuttosto felice di stare invitando Kurter, anche se l'elfo non ne capiva il perché... Invitare una persona nella propria casa, nutrirla a proprie spese, ben sapendo che poi avrebbe comunque dovuto sborsare ulteriori aure per la ricompensa. Per l'elfo era chiaro che tutto questo era dovuto o a stupidità o a complessi di inferiorità. Lui non aveva idea di cosa fosse l'ospitalità, ne tanto meno il significato della parola ospite. Vissuto per sempre più o meno da solo, arrangiandosi e facendo quel che poteva per sopravvivere. Il contadino si era alzato dal ceppo e messosi accanto a lui, lo stava esortando ad andare verso l'abitazione, mentre all'elfo, a suon di pensare troppo in quelle deboli condizioni, cominciarono a tornare quegli acuti mal di testa di cui era affetto. Non ne conosceva l'origine, ma li aveva sempre avuti e non ne aveva mai trovato una cura, facendoci più o meno l'abitudine. Kurter si era fermato un attimo mettendosi una mano sulla fronte, ma dopo pochi istanti, si rimise a camminare, seguendo il contadino, sperando non avesse troppe domande tediose per lui. . -
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